Pensieri di S. Giovanna Francesca di Chantal

 

Digione ( Francia) 1572 - Moulins ( Francia) 1641

 

DIO CONSOLA

“Supplico questo sovrano, dolce Signore, di essere Egli stesso il vostro consolatore. Cercate in Lui solo la vostra consolazione, figlia mia, e vi assicuro che la troverete e la riceverete abbondantemente.”

 

IL SACRIFICIO

“Il modo principale per fare del bene alle anime è quello di sacrificarsi per loro !”

 

POSSEDERE DIO

“Non attaccatevi a nulla se non a Dio solo. Una sola cosa è necessaria: possedere Dio. Quando dunque abbiamo Dio, perché lasciarLo e andare a cercare un sentiero per trovarLo ?”

 

GUADAGNARSI IL PANE

“È ben ragionevole che contribuiate con cura e fedeltà a lavorare per avere di che venire incontro alle vostre necessità. Ciò è molto conveniente per delle «serve di Dio»: guadagnarsi con il lavoro il pane che mangiano.”

 

DIO E’ FEDELE

“Nostro Signore non manca di parola verso le anime che si curano di servirLo; si è impegnato con promessa. Il nostro Beato Padre diceva che là dove si compie la volontà di Dio, il pane non manca mai. lo ho per certa questa fiducia.”

 

ALLA MADRE MARIA TERESA DE LABEAU

“Non deviate mai da questa solidissima e utilissima via della santa semplicità nella quale Dio vi ha collocato ... Rimanete dunque decisa in questa scelta, anche se sentite dire meraviglie di altre vie: lasciatele seguire da coloro a cui Dio le dona, voi seguite sempre la vostra! Infatti,  quest’ unica semplicità e semplice unità della presenza e dell'abbandono in Dio le comprende tutte e in modo eccellente [...]. Sarebbe dunque una follia, per chi tiene in mano qualcosa di prezioso, lasciarlo per andarlo a cercare !”

 

LA SPERANZA

“Quando vedo il Salvatore morente in croce, spero sempre che Lui ci farà vivere d'amore nella gloria. Quando guardo a me stessa, mi spavento perché so di meritare l'inferno. Ma quando mi rivedo ai piedi della croce che abbraccio, la speranza del cielo che essa mi ha guadagnato si fa così viva che dimentico l'inferno ed è ben raro che ci pensi.”

 

AGLI EDUCATORI

“Tutti i giorni l'esperienza m’insegna che si devono fare raramente le correzioni forti e severe e che esse sono incomparabilmente più profittevoli quando vengono fatte con dolcezza viva, cordiale, seria e amorosa, perché questo modo dilata il cuore di chi parla e di chi ascolta e la rimanda molto gioiosa, incoraggiata al bene .”.